PERCHÈ MIO FIGLIO NON ASCOLTA?
Spesso succede che i nostri bambini non ci ascoltino. Fanno esattamente quello che non devono fare anche se gli diciamo di non farlo. Proviamo a farci ascoltare in tutti i modi, ripetiamo tante volte le stesse cose ma sembra di parlare due lingue diverse. “Vieni amore che cambiamo il pannolino” oppure “è ora di vestirsi che andiamo a fare una passeggiata” o ancora “andiamo a dormire” sono frasi semplici per un adulto ma che sembra non abbiano significato per il vostro bambino tanto da dover essere ripetute all’infinito. E arrivederci pazienza!
Quando mio figlio non ascolta?
I bambini a volte sperimentano quali sono i possibili limiti, è il loro modo per imparare le regole nelle relazioni interpersonali. I bambini nel loro percorso di crescita hanno bisogno dei limiti. Inizialmente quando gattonano è il genitore che da al bambino il limite del pericolo. lo si prende in braccio perché sta andando verso le scale o per altri pericoli. Crescendo è sempre il genitore che deve far capire al bambino cosa si può e cosa non si può fare e quando. A che ora ci si alza al mattino, il riposo pomeridiano, regole di igiene personale.
Quando un bambino è sommerso da troppe richieste (non saltare sul divano, non mangiare con la bocca aperta, lavati le mani, togli le scarpe, non buttare a terra le cose…) e divieti può arrivare ad ignorarle, smettere di ascoltare. Decidi quali sono le cose più importanti e lascia correre sul resto. I bambini sono capaci di testare la pazienza dei genitori fino a limiti alti quindi bisognerebbe fare in modo di catturare la loro attenzione senza che ciò avvenga in maniera aggressiva.
Le regole devono essere poche altrimenti si può creare confusione, chiare per essere comprese e costanti cioè mantenute nel tempo e sempre valide. Prima regola tra tutte: sforzarsi di farsi ascoltare dal bambino senza urlare!
Ascolta anche tu il tuo bambino
Spesso pensiamo che voglia solo infastidirci e farci perdere tempo ma non è così. Ogni bambino ha i suoi bisogni e le sue esigenze ed un capriccio o un no può nascondere un disagio che lui, essendo piccolo non sa esprimere a parole. Se gli chiedete tante volte di mettersi la sciarpa e non vuole, perchè lo fa? Forse la sciarpa pizzica, lo fa sudare o si sente infagottato…
Se lo chiami per uscire e lui non ti risponde magari è impegnato in qualcosa che porta via tutta la sua attenzione. Sta per finire un puzzle e lo interrompi proprio nel momento più bello. Alla fine si arrabbia e piange perché lui desiderava finirlo…poi ti avrebbe ascoltato. A volte, se il bambino non ascolta c’è un motivo valido, che magari lui non riesce a spiegare.
Anche noi siamo spesso siamo intenti in altro, una telefonata, vedere un programma che ci interessa, leggere un articolo, ma nostro figlio ha fame e ci interrompe perché vorrebbe mangiare. Noi lo ascoltiamo sempre immediatamente? Come adulti sappiamo che possiamo fare una pausa, ascoltarlo, oppure spiegargli che se aspetta un attimo la mamma arriva. Certo, le prime volte, soprattutto se il bambino è piccolo, farà fatica ad aspettare, ma poi inizierà a capire che i suoi bisogni saranno soddisfatti non appena è possibile. La chiave, come sempre, è dare il buon esempio, condito da un rinforzo positivo: “Hai ascoltato la richiesta della mamma! Sei stato bravo!”.
10 consigli per farsi ascoltare dai bambini
- essere certi che il bambino stia ascoltando, chiamandolo per nome.
- guardarlo negli occhi ed eventualmente ricercare un contatto, soprattutto se è piccolo.
- aspettare che finisca l’attività in cui è concentrato. Parlare a un bambino concentrato a giocare è controproducente. Per farsi ascoltare occorre prima attirare la sua attenzione.
- essere chiari e non ripetitivi, è difficile memorizzare più istruzioni contemporaneamente, prova a chiedere una o al massimo due cose alla volta.
- spiegare le ragioni dell’azione richiesta (dobbiamo andare perché la mamma fa tardi al lavoro, prende la multa ecc..).
- usare un tono pacato e non aggressivo.
- Dagli tempo! Ogni bambino ha i suoi tempi, che vanno rispettati.
- No alle richieste impossibili “Corri piano” “Gioca ma non ti sporcare”, Richieste impossibili per un bambino perché come può correre e andare piano? Stare fermi per molto tempo è difficile e capire da dove mamma possono vederti non è semplice (meglio chiedergli di fermarsi ogni tanto e guardare dove è la mamma o giocare dove lui può vedere te). Se fai richieste impossibili, il bambino non potrà soddisfarle.
- Non vuole sentir nulla quando è agitato. Fatelo prima rilassare e una volta che si è calmato, potete provare a chiedergli cosa lo ha turbato.
- Bravo! Reagite in modo positivo quando ascolta. Ciò gli farà provare sensazioni positive e la sua autostima avrà un rinforzo positivo per un comportamento adeguato.
Libri da non perdere:
- Libro “Ascolta” Ediz. a colori – Illustrato di Cori Doerrfeld (Autore), Loredana Baldinucci (Traduttore)
- “La grande fabbrica delle parole”. Ediz. illustrata di Agnès de Lestrade (Autore), Valeria Docampo (Autore), R. Dalla Rosa (Traduttore)
