Il primo PARCO AVVENTURA DIDATTICO per bambini in località urbana.
Casette sugli alberi che diventano nidi e giochi a terra che si trasformano in tane per imparare a riconoscere gli amici animali della zona.
Reti su cui saltare che ricordano i calanchi bolognesi e percorsi avventura tra gli alberi per conoscere il territorio, giochi da tavolo in formato gigante e piste per sperimentare le pendenze, saranno il nuovo modo di giocare dei nostri bambini che hanno bisogno di ritrovare il contatto con la natura, con l’aria aperta e con gli altri bambini.
Ecco che prende così vita il BOsco di CA’SHIN, all’interno dello splendido giardino che ospita anche un ristorante.
Il parco è inserito all’intero del progetto Cà Shin.
MOMAMA CHE BELLO!
Trasformarsi in animaletti e salire – in sicurezza – nelle Casette sugli Alberi, che rappresentano tane di scoiattoli, nidi gufi e tanti animali!
Tutto è iniziato nel 2008 quando la cooperativa Le Ali si aggiudica la ristrutturazione di Ca’ Shin, sulla collina del Parco Cavaioni, luogo a quel tempo abbandonato, ma da sempre nel cuore dei bolognesi.
Il nome scelto nell’assonanza ricorda Cascina, ma in ebraico Shin è la lettera dell’alfabeto che significa cambiamento, e racchiude un significato importante e la mission della cooperativa stessa.
Dal 2009 sono state molte le iniziative organizzate che le hanno consentito di farsi conoscere, e attraverso le quali si è resa possibile la ristrutturazione dell’immobile in bioedilizia.
Poi la realizzazione del ristorante, ora aperto anche al pubblico e in linea con la filosofia che anima Ca’ Shin.
Ma non solo: grazie all’impegno dei soci è stata organizzata una campagna di crowdfunding per investire nel primo PARCO AVVENTURA DIDATTICO per bambini in località urbana.
E qui prende vita il BOsco di CA’SHIN!
Obiettivo dell’associazione è mettere tutto questo a disposizione delle scuole, delle associazioni che si occupano di bambini e ovviamente delle famiglie, perché ritrovino il piacere di trascorrere giornate all’aperto nella propria città e che le scuole possano trovare nuovo spunto per insegnare ai bimbi la natura e la condivisione del gioco all’aria aperta.